Quello che contraddistingue lo stile di Fayad è una particolare chiave utilizzata per interpretare un umorismo che regala un divertimento sano, colorato e piacevolmente imprevedibile. “Attilio, tu ti sei stancato di me!”, liberamente tratto da “Il Nudo e la Nuda”, in questo senso è un brillante esempio di “ingredienti” sapientemente e continuamente rimescolati. Attilio, rappresentante di commercio sempre in viaggio, tipica “simpatica canaglia”, fa scorrere la sua vita tra innumerevoli amanti e la moglie Letizia, una donna un po’svampita che vive in un mondo tutto suo. La routine della coppia viene interrotta da una inaspettata sorpresa: di ritorno da un viaggio di lavoro, Attilio si ritrova fra le braccia una donna caduta fuori dal suo armadio. Disperato, cerca aiuto nel cognato Ludovico, avvocato penalista tutto casa lavoro e chiesa. Tra lo sconcerto di Attilio e i deliri di Ludovico, si alternano sulla scena i personaggi più strampalati: Gutierrez, un discutibile uomo siciliano, il vecchio professore astronomo-dilettante, la petulante vedova Piscopo ed infine uno zio inventore un po’ pazzo… Tutti gli ingredienti finiscono shakerati nel frullatore della comicità creando un vortice di equivoci e situazioni paradossali ed esilaranti. Una commedia ricca di risate che guideranno lo spettatore fino ad una miracolosa ed imprevedibile soluzione dell’ingarbugliata vicenda.